
Tutto chiede salvezza: alla scoperta della serie Netflix con Federico Cesari
Sette giorni di trattamento sanitario obbligatorio, vissuti a 20 anni, dopo un episodio psicotico: un’esperienza reale tanto traumatica quanto di rinascita, che prende forma attraverso il confronto con gli altri pazienti in stanza, medici e infermieri, la propria famiglia.
E’ la vicenda vissuta dallo scrittore e poeta Daniele Mencarelli, da lui raccontata nel libro Tutto chiede salvezza (Mondadori), vincitore nel 2020 del premio Strega Giovani e finalista al Premio Strega.
Daniele (Federico Cesari) è un ventenne con un eccesso di sensibilità, che dopo una crisi psicotica si risveglia nella camerata di un reparto psichiatrico per essere sottoposto a Tso (Trattamento Sanitario Obbligatorio), insieme ad altri cinque improbabili compagni di stanza con cui pensa di non avere niente in comune.
Sette episodi, uno per ciascuno dei sette giorni di TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) a cui Daniele (Federico Cesari) viene sottoposto. Una settimana di isolamento dal resto del mondo durante la quale il protagonista si troverà ad affrontare i suoi demoni più nascosti e a scavare dentro se stesso in un percorso di accettazione di sé e degli altri che lo porterà a stringere i legami più forti, sinceri e veri della sua vita.
Ma sette giorni sono lunghi e quella che all’inizio gli sembrava una condanna pian piano si trasforma in una delle esperienze più intense e formative della sua vita. Una dramedy delle esistenze che recupera la radice della nostra migliore commedia amara, riletta in chiave contemporanea, come in un grido d’aiuto, straziante ma pieno di speranza, da parte delle nuove generazioni e del loro enigmatico disagio di vivere.
Tutto chiede Salvezza è disponibile solo su Netflix

