
State a casa: la paranoia da Lockdown si fa Pulp all’italiana
Quattro ragazzi di circa trent’anni vivono insieme nello stesso appartamento a Roma durante la pandemia da Covid-19, che congela il tempo e trascina i ragazzi in una spirale di paranoie e azioni criminali.
State a Casa è una black comedy diretta da Roan Johnson che attinge dal genere per restituirci un trip disturbante e maledettamente avvincente che racchiude al suo interno gran parte delle paranoie che ci hanno stritolato come un serpente durante i vari lockdown.
Impossibilitati a pagare l’affitto al vecchio proprietario e costretti dalla pandemia tra le soffocanti quattro mura di un appartamento fatiscente, i quattro ragazzi decidono di incastrare e ricattare il vecchio padrone di casa, ma si ritroveranno coinvolti in una spirale di omicidi, soldi e interessi della malavita.
State a casa è a tutti gli effetti una dark comedy che nel corso dei minuti diventa un vero e proprio pulp all’italiana, con abbondanza di crimini violenti, efferatezze e situazioni macabre che prendono la forma di visioni oniriche ed erotiche che turbano i sogni dei protagonisti durante la febbre da Covid-19.
Ciò che rende unico il film di Roan Johnson risiede proprio nel contesto apocalittico che si respira durante tutta la pellicola, quella sospensione del tempo che abbiamo vissuto tutti durante le lunghe settimane della reclusione forzata in casa. Attraverso i deliri dei protagonisti, il regista concentra in questo mix allucinogeno numerosi meccanismi che hanno a che vedere con le conseguenze psicologiche e sociali del Coronavirus nel momento più buio della storia dell’umanità.
Come si può stare in casa, se non si hanno i soldi per pagare l’affitto e non si può cercare un nuovo lavoro? Cosa può fare una badante moldava, se i vecchi di cui si occupa muoiono? Tra riders che si ritrovano nel bel mezzo di un party, relazioni sessuali che si instaurano per combattere la noia e teorie complottiste che si fanno strada nei cervelli ormai contratti dal lockdown, State a casa è un grandissimo film che rappresenta attraverso una crime story divertente e dannata molte facce della pandemia che ci ha schiacciati a terra nel 2020, evocandone soprattutto il continuo stato d’ansia che ha oppresso la nostra psiche e il nostro corpo, in un terrore costante per tutto ciò che ci circonda, dagli oggetti al vicinato, passando per i nostri stessi conviventi.
Ci sono anche i sogni, i desideri di un nuovo mondo e di una nuova vita. Quando i ragazzi sognano un futuro diverso per loro stessi, ritroviamo quella speranza che ci ha illusi che qualcosa potesse cambiare, nel bel mezzo di una tale catastrofe. Ma è quando i ragazzi contraggono il Covid e il respiro sembra mancare, che ci sentiamo letteralmente trascinanti nel Lockdown; sarà l’inizio di una polmonite bilaterale o è solo la paranoia che striscia dentro di noi?
Un’esperienza che tutti noi abbiamo provato almeno una volta, in quel momento storico in cui il mondo sembrava al collasso, e con lui la nostra psiche, destabilizzata e in bilico tra la necessità di sopravvivere e il desiderio di cambiare vita per sempre.

