
Le Sorelle Macaluso: quando le Piccole Donne erano meravigliose creature
Sembra di vedere le Sorelle March di Piccole Donne, in quella giornata di sole a Mondello: cinque fanciulle in fiore che ballano in un’ampolla di luce, mentre l’emozione di un primo bacio si svela ed ogni cupezza sembra un ricordo lontano. Nella loro casa, colombe bianche e rosa diffondono la loro purezza, quasi fossero le piccole protettrici di un giardino di ninfe.
Siamo nella periferia di Palermo, queste piccole donne non hanno genitori e vivono allevando piccioni e colombe da intossicare affinché diventino rosa. Con Le Sorelle Macaluso, Emma Dante costruisce un film malinconico e struggente che si intreccia alla linea del tempo, ai ricordi che si cristallizzano nella memoria e che segnano per sempre le nostre vite.
E’ un film sensoriale e simbolista come una poesia, che avvolge lo spettatore attraverso i suoi cinque sensi. Sembra quasi di toccarlo, il piedino bagnato della piccola Antonella che scivola da una scala nell’acqua, o lo sbattere d’ali di stormi di colombe tra angusti spazi vuoti. Sentiamo le labbra che si toccano nell’eccitazione di un primo bacio, e il gusto agre delle lacrime misto alla ricotta di succulenti dolci siciliani.
La casa delle sorelle Macaluso rimane immobile nel tempo, mentre tutto intorno gira e gli anni si susseguono. Ma la vita delle quattro sorelle ormai adulte è rimasta imprigionata come un fossile in quel giorno di sole a Mondello, quando la felicità più pura e la tragedia si sono sovrapposte in quel gioco perverso del destino che è la vita: la vita e la morte in un solo, fatale attimo.
Queste piccole donne palermitane non hanno realizzato i loro sogni, come fu per le sorelle March dopo la morte della piccola Beth: Maria, Pinuccia, Lia e Katia sono lo spettro di ciò che rimane di quel giorno indimenticabile. Loro stesse colombe in un nido, incapaci di spiccare il volo dopo aver perduto il loro angelo più puro, la loro ragione di vita, la loro prematura maternità.
Le sorelle Macaluso sono bloccate in una linea del tempo che è rappresentata da una casa vuota, ma carica di ricordi che straripano dalle sue pareti. L’amore di sangue, come pure i piccoli animali, sono creature fragili e bellissime che appartengono al mondo dei poeti e dei santi, e che possono appassire come ali di farfalla.
Con il tempo, a volte, ci si rende conto di essere custodi dei propri ricordi, e che il solo preservarli può consentirci di sopravvivere a dolori inconsolabili. Solo così, la piccola Antonella può salire quella scala nell’acqua in una splendida giornata di sole, e correre urlando di felicità sul molo del Charleston.
Le sorelle Macaluso è stato presentato alla 77esima edizione del Festival di Venezia, ed è nelle sale italiane dal 7 settembre, distribuito da Teodora Film e Rai Cinema.

