
Speciale è nata una Stella: Marilyn Monroe
Il nostro appuntamento con E’ nata una Stella oggi ripercorrerà la vita di un’attrice che è diventata qualcosa di più di un’icona immortale del Cinema: Marilyn Monroe è il cinema stesso, la sua metafora immaginifica e tragica. Ma cosa ha reso così unica la figura di Marilyn?
Norma Jeane Mortenson Baker Monroe nasce il 1 giugno del 1926 a Los Angeles: sua madre Gladys era economicamente in grande difficoltà, e l’identità del padre non è mai stata chiarita con certezza. Gladys era anche mentalmente instabile, e dunque non in grado di occuparsi di Norma: decise così di darla in affidamento ad una coppia che si occupava di bimbi in affido in cambio di denaro. Norma visse con loro fino all’età di sette anni, per poi tornare con la madre. Quando a Gladys venne diagnosticata una schizofrenia paranoide, Norma venne affidata alle autorità locali.
La piccola Norma finì in un orfanotrofio, e poi nelle case di diverse famiglie da cui subì violenze e maltrattamenti, tra cui degli abusi sessuali. All’età di undici anni, Norma va a vivere con un’amica di sua madre, Grace, ma il marito di lei non la vuole tra i piedi, e Norma va a vivere con la zia di Grace, che si affeziona molto alla bambina. Quando l’anziana signora muore, Norma è costretta a tornare a vivere con Grace, che nel frattempo è diventata alcolizzata. Grace e il marito le combinano un matrimonio con il vicino di casa, e a soli sedici anni pur di non tornare in orfanotrofio Norma si sposa con James Dougherty.
Nel 1944 il marito di Norma si arruola in marina, e lei lavora per una fabbrica che produce paracaduti per l’industria bellica. E’ lì, che Norma viene notata da un fotografo e inizia la sua carriera di modella. Sua madre nel frattempo esce dal manicomio dopo dieci anni di internamento, ma i rapporti sono sempre più conflittuali. Mentre conquista le prime pagine delle più importanti riviste di moda, a vent’anni Norma decide di divorziare e cambiare nome: nasce Marilyn Monroe.
L’imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità, ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi.
Nel 1949 ottiene una parte da protagonista nel B Movie Orchidea Bionda, ma ad aprirle le porte di Hollywood sono i suoi ruoli in Giungla d’asfalto e soprattutto Eva contro Eva. Nel 1953 con Niagara ottiene il successo mondiale. Nello stesso anno recita anche in Gli uomini preferiscono le bionde e Come sposare un milionario, che fanno esplodere la sua vena comica e quella malizia irresistibile che fa innamorare gli uomini di mezzo mondo.
Nonostante il successo, Marilyn guadagnava poco, e decise di posare nuda per permettersi le spese dell’affitto. Le foto fecero scandalo, ma lei ammise di averlo fatto per uscire da una condizione di miseria, e vennero acquistate per il primo numero di una nuova rivista di nome Playboy. In questi anni Marilyn conobbe il talent scout Johnny Hyde, di cui si innamorò: lui era sposato con figli. Nel 1950 Hyde, dopo averle chiesto ripetutamente la mano promettendole di lasciare moglie e figli, ebbe un attacco di cuore. Marilyn si sentirà in colpa per tutta la vita della sua morte, e il giorno del funerale di Johnny tentò il suicidio.
Ricordati di chi c’era quando stavi male, perché saranno quelli che vorrai accanto quando tutto andrà bene.
Nel 1952 Marilyn sposò il critico letterario Robert Latzer dopo pochi giorni di fidanzamento, e dopo soli tre giorni annullarono il matrimonio. Nel frattempo, Marilyn conobbe il giocatore di baseball Joe DiMaggio, con cui iniziò una relazione burrascosa. Il 14 gennaio del 1954 i due si sposarono e si trasferirono a San Francisco, ma la relazione sfociava spesso in episodi di violenza, secondo le dichiarazioni di Marilyn. Nel frattempo, i successi cinematografici di Marilyn la consacrarono come l’attrice più richiesta di Hollywood: Quando la moglie è in vacanza del 1954 la rese celebre per la famosa scena del vestito bianco svolazzante al passaggio della metropolitana. Proprio questa scena fece infuriare il marito Joe DiMaggio, e i due si separarono dopo soli nove mesi di matrimonio.
Dopo DiMaggio fu l’amante per un breve periodo di Frank Sinatra, ma Marilyn era stanca dei ruoli da vamp e femme fatale, e iniziò a studiare all’Actor’s Studio di New York per avere degli ingaggi su ruoli femminili diversi. Lì conosce Arthur Miller, che sposa nel 1956. Nel 1959 gira A qualcuno piace caldo, un film che ebbe un incredibile successo commerciale e ottenne sei candidature agli Oscar. il 13 maggio Monroe ritirò all’istituto di Cultura Italiana di New York dalle mani di Anna Magnani il David di Donatello per la miglior attrice straniera.
Divento intelligente quando mi serve. Ma al più degli uomini non piace
Dopo un aborto spontaneo, la salute di Marilyn iniziò a peggiorare, e iniziò a vedere uno psicologo di Los Angeles. Secondo le registrazioni, Marilyn assumeva dosi eccessive di farmaci, e ne stava diventando dipendente. Il rapporto con Miller andava male, e la donna riuscì a divorziare mentre nel frattempo entrava ed usciva da ospedali psichiatrici. Il 19 maggio al Madison Square Garden, durante i festeggiamenti per il compleanno del presidente John Fitzgerald Kennedy, cantò davanti a circa 15.000 persone Happy Birthday, Mr. President, indossando un abito color carne. Marilyn ebbe una relazione clandestina con il Presidente JFK, e poi con il fratello Robert Kennedy, che fu il suo ultimo amante.
Io non sono interessata ai soldi. Io voglio solo essere meravigliosa.
Marilyn Monroe fu trovata morta nella camera da letto della sua casa di Los Angeles il 5 agosto 1962, all’età di trentasei anni, probabilmente per una overdose di barbiturici. Joe DiMaggio, che più volte la aiutò con le spese per le cure mediche, si occupò del suo funerale. I dettagli della sua morte rimangono ancora oggi avvolti nel mistero, ma la stella di Marilyn continua a brillare nel firmamento di Hollywood, icona immortale che mai perderà la sua luce.

