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Tutto su mia Madre: lo struggente mistero della femminilità

Se c’è un film che esprime a pieno la poetica cinematografica di Pedro Almodovar, questo è senza dubbio Tutto su mia Madre.

A cominciare dal titolo, una vera e propria dedica che viene esplicitata nelle parole con cui il regista chiude il film:

A Bette Davis, Gena Rowlands, Romy Schneider… A tutte le attrici che hanno fatto le attrici, a tutte le donne che recitano, agli uomini che recitano e si trasformano in donne, a tutte le persone che vogliono essere madri. A mia madre.

Il titolo è anche un riferimento al film Eva contro Eva (All about Eve, in originale), pellicola che Manuela e suo figlio Esteban guardano insieme all’inizio del film.

La prima e l’ultima scena di Tutto su mia Madre si parlano, dunque, come se il film si muovesse in un cerchio. E’ un moto circolare, quello che guida Manuela nella ricerca di Lola.

Lola, una figura che assume i tratti di una creatura mitologica, in grado di dispensare amore e morte nel mondo. Di tutte le meravigliose figure femminili che attaversano il film, Lola è senza dubbio quella più enigmatica: lei è l’origine di ogni dolore e sofferenza delle protagoniste, lei è l’uomo che dispensa l’amore, e nello stesso tempo lo strappa via.

In una Barcellona decadente, Almodovar mette in scena un disperato canto sulla femminilità, con una rara capacità di narrare la complessità dell’animo femminile. La sessualità fluida diventa fonte di ispirazione per raccontare i moti dell’amore, misteri insondabili che legano Manuela a Lola, Manuela e Agrado, Manuela e la suora Rosa (Penelope Cruz).

Penelope Cruz in tutto su mia madre

Il film danza tra umanità e compassione, fino al suo apice, quando Manuela chiede perdono a Lola, pur essendo lei la vittima del suo straziante abbandono. Un momento struggente che ben rappresenta la capacità di Almadovar di andare ben oltre gli schemi narrativi del racconto, dove ciò che è giusto e ciò che è sbagliato hanno dei confini ben delineati.

E’ il Mistero che chiunque si senta donna racchiude nel cuore, al di là della sua dimensione di genere: il Mistero del perdono.

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