Speed
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Speed: l’essenza del Cinema d’Azione? Andare avanti senza freni!

Era il 1994 quando Speed del regista Jan De Bont uscì nelle sale. Il successo al botteghino fu immediato, tanto da regalare al film ben due Premi Oscar per il Miglior Sonoro e il Miglior Montaggio Sonoro.

Ma cosa rende Speed un film così speciale? Il fatto che elevi il genere Action ad un nuovo livello, un po’ come Kubrick fece con il suo Shining per il genere Horror. Il film svela la natura di un genere cinematografico che nasce per lo più per divertire il pubblico, ma che come sempre accade nel Cinema ha anche delle chiavi di lettura in cui ognuno di noi può identificarsi, anche se non ha mai usato una pistola o scalato un grattacielo con la sola forza delle dita.

Il senso dell’action è racchiuso in questi concetti: andare avanti a tutti i costi. Lasciarsi andare senza freni. Vivere la vita con il brivido di lanciarsi nel vuoto. Non avere paura. Ogni film d’azione che si rispetti ha sempre un Eroe che non ha la possibilità di fermare la sua corsa, ma che deve arrivare alla fine evitando gli ostacoli che gli si pongono davanti.

Speed porta questo concetto all’estremo: toglie i freni ad ogni cosa. Toglie i freni a un ascensore, toglie i freni a un autobus, toglie i freni a un convoglio della metropolitana, costringendo così i protagonisti a non poter arrestare mai la propria corsa. Lo spazio dell’azione si muove così nei tre livelli dello spazio: orizzontalità (il bus), verticalità (l’ascensore) e profondità (la metropolitana), a confermare che l’intera fisica del nostro mondo è governata da corpi che si spostano e corrono da un punto all’altro senza fermarsi. 

Keanu Reeves e Sandra Bullock sono i nostri eroi che si lanciano nel vuoto dell’esperienza, al punto tale da togliere anche i propri freni inibitori, e intavolare una storia d’amore nel bel mezzo di un attacco terroristico.

Keanu Reeves e Sandra Bullock in Speed

Il risultato è un sali e scendi di battiti cardiaci che non lasciano respiro, in una corsa contro il tempo che non scende mai sotto le sessanta miglia orarie. Perchè vivere una vita a cinque miglia orarie è quello che l’action non vuole. Il cinema d’azione ci spinge a premere il pedale dell’acceleratore, e a cercare di superare le voragini della vita con coraggio e determinazione, godendo dell’adrenalina di un salto nel vuoto.

Andare avanti senza fermarsi mai. Senza freni.

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