Holly in colazione da Tiffany
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Colazione da Tiffany: la ragazza di New York che diventò Mito

Colazione da Tiffany non è semplicemente un film, ma uno di quei prodotti culturali che fanno tendenza, definendo l’immaginario per sempre. La locandina del film non scherzava affatto, quando diceva che sarebbe stato “eternamente chic”. Ed è esattamente quello che è successo: l’immagine di Holly che con un tubino nero mangia un croissant davanti alle vetrine di Tiffany a New York alle prime luci dell’alba dopo una notte di follie è ciò che molti esponenti della moda e della società considerano da decenni “l’apoteosi dell’eleganza”.

Complice naturalmente l’innata grazia di Audrey Hepburn, adorabile anche quando si impone con i suoi capricci e vizi nel film.

Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany

Chiariamoci subito: senza Colazione da Tiffany, probabilmente Sex & The City non sarebbe stato neppure concepito, e il concetto di eleganza forse non sarebbe lo stesso che è oggi. Perché Colazione da Tiffany è dannatamente moderno, Truman Capote che scrisse questo libro era dannatamente moderno.

Nel 1960, un film ci presenta una protagonista femminile che non sembra uscita da una fiaba Disney: è indipendente, ha personalità, vive sola, vuole divertirsi e scalare la società, ma soprattutto non cerca il Principe Azzurro.

Una figura dirompente che mina le basi del modello della famiglia americana, e che si impone al pubblico che non può che rimanerne affascinato, innamorato.

Colazione da Tiffany non invecchierà mai, proprio perchè il suo messaggio, quello che dice, è talmente attuale da rinnovarsi per l’eternità. Così come il suo intramontabile stile.

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