
The Truman Show: non siamo tutti un po’ Truman?
Era il 1998 quando The Truman Show fece il suo debutto al cinema. Due anni dopo, il nuovo Millennio italiano sarà battezzato dalla prima edizione del Grande Fratello. A distanza di 20 anni, The Truman Show assume un’importanza nella storia del cinema che pochi film possono vantare. Voyeurismo, reality, social network, selfie, popolarità, personalità. In questa epoca in cui viviamo, non siamo tutti un po’ Truman? Non esistiamo solamente nel momento in cui ci mostriamo al pubblico, grande o piccolo che sia?
The Truman Show è un’immensa critica al potere dei media, ma ha dei livelli di lettura ancora più profondi. Truman Burbank vive in un idilliaco luogo fatto di sicurezze e di apparente felicità: è la società del consumismo, che ci diletta con i suoi giocattoli e le sue promesse di felicità sigillate in una lavatrice fiammante, in uno smartphone o in una TV in full HD. E che nello stesso tempo ci controlla, ci guarda, ci spia e ruba la nostra identità per darla in pasto alle ricerche di mercato.
Vi siete mai chiesti quanto sarebbe difficile sparire dal mondo oggi? Quante tracce di noi dovremmo lasciarci alle spalle per rompere quel cielo di carta e andare via oltre i confini del mare?
Siamo tutti Truman Burbank, costretti a nostra insaputa a diventare i protagonisti di un enorme reality show

