
Mamma Roma: di questa città che non conosce il Perdono
Mamma Roma è una delle più intense metafore cinematografiche della Città Eterna, attraverso gli occhi di un regista che di questa città viveva i gironi infernali e le opulente ville della borghesia capitolina.
Anna Magnani ha saputo dare corpo e anima a quella Roma puttana, solcata da preti, militari e impiegati piccolo borghesi che dopo il tramonto passeggiano al suo fianco. Ogni possibilità di redenzione è solo un salto nella mediocrità piccolo borghese che sgraffigna ciò che non gli appartiene, e salvare la purezza rimasta nello sguardo di suo figlio Ettore è l’unica cosa che conta, per Mamma Roma.
Ma quanta cattiveria attraversa le strade di questa città in decadenza, quanta ipocrisia e bigottismo impediscono a chi vuole elevarsi di cambiare classe sociale.
Mamma Roma è il manifesto di una città che non conosce il perdono, e che punisce coloro che non intendono sottostare alle regole della sua gerarchia.
Roma esige che le sue concubine rimangano tali, e che i loro figli alimentino col sangue delle loro ferite le sponde dei suoi argini per permettere a coloro che sono nei colli più alti di splendere

